Da Romina De Cesare ad Anna Borsa, vittime simbolo della violenza di uomini senza scrupoli

Romina De Cesare è stata uccisa dall’ex fidanzato.

Pochi giorni prima, una ventiduenne è stata aggredita in pieno centro a Milano.

Qualche mese fa, Anna Borsa, è stata uccisa mentre era al lavoro, anche lei dall’ex fidanzato.

Tre donne accomunate dallo stesso crudele destino.

Tre donne simbolo delle vittime di uomini senza scrupoli, di una violenza che lascia senza parole.

Ebbene si, per quanto ci si possa provare, dare una spiegazione a tutto questo è a dir poco impossibile.

Del resto, le aggressioni, la violenza e la morte, una spiegazione non ce l’hanno mai.

Così come non ce l’ha il dire che se la siano cercata.

Perché, la verità è che le donne la violenza non se la cercano per nessuna ragione al mondo.

É la violenza a trovarle, per chissà quale assurda ragione.

Le trova e le distrugge ancor prima che se ne rendano conto.

Si, è questo il problema.

Le donne, la violenza non la vedono.

Non quando si cela dietro l’amore, le belle parole e le promesse.

Non quando fa male e poi cerca di scusarsi.

E no, non si dica che chi ama non faccia del male, perché nonostante sia una cosa più che vera, quando si ama nonsi pensa a tutto questo.

Finché si ama, si perdona.

Si perdona anche il male.

É inutile affermare il contrario solo per accaparrarsi qualche consenso, perché ognuno di noi ha perdonato qualcuno e ha dato seconde possibilità almeno una volta nella vita.

Dell’ errore commesso, ce ne siamo rese conto dopo, quando era già troppo tardi.

Quando chi abbiamo perdonato ci ha distrutto per la seconda volta, in maniera ancora più violenta rispetto alla precedente.

E dobbiamo ammetterlo di aver sbagliato.

Dobbiamo farlo capire alle donne che i ritorni di fiamma non portino mai a nulla di positivo, che non esiste alcun modo per cambiare un uomo violento, se non quello di cambiare uomo.

Perché, la violenza no, contrariamente a quanto vogliono farci credere, non ce la cerchiamo.

Ma, che ci venga fatto del male più volte, dalla stessa persona, siamo noi a volerlo.

E lo vogliamo nel momento in cui diamo infinite possibilità a certi uomini.

Si, che piaccia o no é doveroso che tutto questo lo si faccia capire alle donne.

Non possiamo più restare a guardare e limitarci a dire cosa si sarebbe potuto fare per evitare che donne come Anna o Romina venissero strappate alla vita dall’uomo che diceva loro di amarle.

Dobbiamo far si che Anna, Romina e quella ventiduenne siano le ultime protagoniste di un orrore che sembra non avere fine.

Dobbiamo farlo ora, prima che sia troppo tardi.

Prima che, la stessa terribile sorte, tocchi altre innocenti donne.

–  Anna Adamo –