Ogni volta che mi dedico alla potatura di una pianta o alla pulizia delle foglie secche, penso a quanto questa azione somigli a ciò che dovremmo fare nelle nostre vite. Ci sono momenti in cui è necessario fermarsi e togliere tutto ciò che non serve più: le cose ormai appassite, le esperienze che ci trattengono, i pensieri che ci impediscono di sbocciare.

Eppure, quante volte ci ritroviamo legate a ciò che non fa più parte del nostro presente? Ci affezioniamo anche a ciò che ci ha fatto soffrire, perché il cambiamento ci spaventa o perché non riusciamo a lasciar andare. In quei momenti, abbiamo bisogno di una forza più grande, di qualcuno che ci aiuti a fare spazio per il nuovo, per il bello, per ciò che può germogliare.

E chi, se non Dio, può compiere questa potatura amorevole nella nostra vita? Lui, con infinita grazia e delicatezza, rimuove ciò che è superfluo o dannoso, preparandoci a una nuova fioritura. È un atto di fiducia, lasciare che Lui lavori nel nostro cuore, sapendo che ogni ramo tolto farà spazio a qualcosa di più forte, più luminoso e più vivo.

Care donne, non abbiate paura di lasciare andare ciò che non vi serve più. Fidatevi di quel processo di rinnovamento, perché è proprio attraverso la potatura che possiamo riscoprire la bellezza della nostra essenza e rinascere, più splendenti che mai.