“🎗️ 8 MARZO: NON CHIAMATELA FESTA, NON C’È NULLA DA FESTEGGIARE 🎗️“
Molte persone che mi conoscono e seguono Donne di Successo mi fanno spesso la stessa domanda:
“Ma tu sei femminista?”
Allora ve lo dico una volta per tutte: io non sono né femminista né maschilista.
Io sono per il rispetto.
Un rispetto che non conosce limiti.
Un rispetto che va oltre il genere, oltre la razza, oltre le ideologie politiche.
Oltre tutto ciò che crea barriere.
Io sono per un rispetto senza confini.
Oggi è l’8 marzo, la Giornata Internazionale della Donna.
Ma che festa è? Me lo chiedo ogni anno.
E ogni anno mi rispondo: io questa festa non la amo.
Non la amo perché non c’è nulla da festeggiare.
Vorrei poter festeggiare quando le donne saranno davvero libere.
Ma libere da cosa? E cosa significa, davvero, essere libere?
Libere di avere un lavoro che ci permetta di essere anche madri.
Libere di essere manager e mamme. Imprenditrici e mamme.
Libere di scegliere senza essere penalizzate.
Mi piacerebbe festeggiare quando una donna, a parità di ruolo con un uomo, riceverà lo stesso stipendio e non il 20% in meno.
Quando una donna incinta non verrà più licenziata, ma potrà continuare a lavorare senza essere costretta a chiedere un part-time o rinunciare alla propria carriera per dedicarsi solo ai figli e alla casa.
Mi piacerebbe vedere più donne al potere, supportate da altre donne.
Mi piacerebbe che la maternità non fosse un peso da portare da sole, ma un periodo in cui la società intera supporta la donna.
Festeggerò quando un governo metterà a disposizione percorsi gratuiti di supporto psicologico per le neomamme, incontri di accompagnamento alla nascita, e un vero sostegno per chi affronta la maternity blues o la depressione post-partum.
Festeggerò quando una donna potrà sentirsi libera di essere chi vuole, senza dover scegliere tra carriera e famiglia, ma potendo essere entrambe le cose senza sensi di colpa e senza ostacoli.
Festeggerò quando una madre potrà essere qualcuno nella società senza dover sacrificare il suo essere madre.
Quando non sarà più costretta a scegliere tra la carriera e la famiglia, ma potrà realizzarsi in entrambe.
Festeggerò quando i numeri parleranno chiaro.
Quando non leggeremo più che le donne si laureano prima ma sono le prime a restare disoccupate.
Quando non dovremo più constatare che, a parità di ruolo, una donna guadagna ancora meno di un uomo.
E questo è ciò che, un giorno, spero di poter festeggiare.
Perché, per ora, non c’è proprio niente da festeggiare.
Sii Forte e Coraggiosa! 💛
#DonneDiSuccesso #8Marzo #RispettoSenzaLimiti
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