“Scioglietelo e lasciatelo andare”: Il Potere della Comunità nella Liberazione

L’ultimo atto della resurrezione di Lazzaro, in cui Gesù comanda: “Scioglietelo e lasciatelo andare” (Giovanni 11:44), racchiude un messaggio profondo e universale. Quando Lazzaro esce dalla tomba, è vivo, ma ancora legato dalle fasce e dal sudario, simboli di una morte da cui non è completamente libero. Gesù, con un gesto simbolico, coinvolge la comunità attorno a Lazzaro affinché partecipi al completamento del processo di liberazione.

Questo episodio va oltre il miracolo della resurrezione: diventa un insegnamento prezioso sul ruolo del sostegno reciproco e sulla necessità di aiuto per raggiungere la piena libertà.

La liberazione come processo continuo

La resurrezione di Lazzaro non si conclude con il suo ritorno in vita. Le fasce che lo avvolgono rappresentano tutto ciò che ancora lo trattiene: i legami con il passato, le difficoltà o le paure. Questo ci insegna che, anche quando una persona sperimenta una trasformazione o una rinascita, il cambiamento non è sempre istantaneo o completo. La libertà richiede un ulteriore passo, spesso compiuto con il supporto degli altri.

Il ruolo della comunità

Gesù non scioglie personalmente Lazzaro dalle fasce, ma chiede a chi lo circonda di farlo. Questo sottolinea un principio essenziale: nessuno può raggiungere la piena libertà da solo. Ognuno di noi ha bisogno del sostegno e dell’aiuto di chi gli è vicino per liberarsi da ciò che lo trattiene, siano essi legami emotivi, ferite del passato o ostacoli spirituali. La comunità diventa così parte integrante del processo di guarigione e rinascita.

Le fasce del passato

Le bende che avvolgono Lazzaro simboleggiano le catene invisibili che spesso trattengono le persone, anche dopo un grande cambiamento. Ferite non guarite, paure, abitudini o dubbi possono ostacolare la piena realizzazione di una vita nuova. Questo ci ricorda che la guarigione e la libertà sono spesso processi graduali, che richiedono tempo e l’intervento amorevole di altri.

La cooperazione nella guarigione

Gesù ci invita a riflettere su un tema fondamentale: la guarigione non è solo un’esperienza individuale, ma un’opera collettiva. Il gesto di “sciogliere” Lazzaro mostra come la comunità debba farsi carico di sostenere e aiutare chi ha intrapreso un cammino di cambiamento. Non basta essere testimoni: siamo chiamati ad agire, a essere strumenti di libertà per gli altri.

Un messaggio per tutti noi

Il comando “Scioglietelo e lasciatelo andare” è un invito universale. Ci ricorda che, nella vita, possiamo essere sia Lazzaro, bisognoso di aiuto, sia i membri della comunità chiamati a sciogliere le fasce degli altri. La piena libertà si raggiunge solo insieme, attraverso il sostegno reciproco e l’amore.

In sintesi, l’episodio della resurrezione di Lazzaro ci insegna che il cammino verso la libertà e la guarigione non è mai solitario. Siamo tutti chiamati a essere parte attiva nella liberazione di chi ci circonda, perché è nel sostegno comunitario che si trova la vera forza della rinascita.